Il trattamento con la ferro-porfirina allunga la sopravvivenza in un modello animale di sclerosi laterale amiotrofica
Il danno ossidativi, prodotto dalla superossido-dismutasi Cu/Zn mutante, può svolgere importante ruolo nella patogenesi della sclerosi laterale amiotrofica.
I Ricercatori della Weill Medical College of Cornell University di New York e dell’University of Alabama a Birmingham (USA) hanno valutato il potenziale terapeutico delle metalloporfirine e precisamente della ferro-porfirina ( FeTCPP ) in un modello di topo transgenico SOD1 mutante -G93A, in grado di mimare la sclerosi laterale amiotrofica.
E’ stato osservato che l’iniezione intraperitoneale di FeTCPP ha migliorato in modo significativo la funzione motoria ed ha prolungato la sopravvivenza dei topi G93A.
I topi trattati con FeTCPP hanno anche mostrato una significativa riduzione nel marker di perossidazione lipidica, nel marker di ossidazione proteica ed un aumento della sopravvivenza neuronale nel midollo spinale.
Questi risultati fanno ipotizzare che la ferro-porfirina possa esercitare effetti benefici nel trattamento dei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica. ( Xagena2003 )
Wu A S et al, J Neurochem 2003; 85:142-150
Neuro2003